PRESENTAZIONE DI BLUE FOOD: GREEN FUTURE?

Blue Food: Green Future? – Un anno di riflessioni sulle risorse alimentari di mare e di acqua dolce

Cosa:

Nell’ampio contesto dei temi legati ad una alimentazione “sostenibile” per il pianeta, messi in risalto dall’Expo 2015 di Milano, nasce il progetto “Blue Food: Green Future?” promosso dal Comune di Milano – Cultura, insieme all’Acquario civico di Milano e Verdeacqua Onlus, in collaborazione con AIRG Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi, Greenpeace gruppo locale Milano, ISM Istituto per gli Studi sul Mare, Slow Food Milano e Slow Food, WWF Italia, un fitto calendario di appuntamenti con incontri, racconti, confronti, sfide e momenti di divulgazione che si realizzerà presso l’Acquario Civico di Milano, per tutto il corso del 2015, con cadenza bisettimanale. Blue Food: Green Future? è un programma di approfondimento interamente dedicato alle risorse alimentari legate al mare e agli ecosistemi delle acque dolci.

Dove:

Quale sede migliore in Milano dove realizzare Blue Food: Green Future? dell’ Acquario e Civica Stazione Idrobiologica. L’Acquario civico di Milano è l’unica testimonianza della passata Expo di Milano tenutasi nel 1906 per celebrare l’apertura del Traforo del Sempione. Al termine dell’esposizione l’edificio, progettato dall’architetto Sebastiano Locati, fu donato alla città per divenire un acquario e una stazione idrobiologica applicata. Il legame naturale, insomma, tra Milano, acqua e cultura.

Chi:

Blue Food: Green Future? è promosso dal Comune di Milano – Cultura, Acquario Civico in collaborazione con un team di Associazioni che hanno come obiettivo la salvaguardia del patrimonio naturale quali ISM Istituto per gli Studi sul Mare, Verdeacqua Onlus, WWF, Slow Food Milano e Slow Food Lombardia, Greenpeace gruppo locale Milano, e AIRG Associazione Italiana Ristoratori Giapponesi.

Anche in passato all’Acquario civico di Milano sono stati realizzati incontri aperti al pubblico che avevano come obiettivo il cibo e le risorse alimentari legate all’acqua con la collaborazione di Verdeacqua Onlus, WWF, Slow Food e Greenpeace. Nel 2010 fu organizzato l’evento “Il Saccheggio dei Mari” nonché l’edizione dell’anno successivo “Uomini e Pesci – un rapporto da ripensare”, allo scopo di promuovere scelte e comportamenti per un consumo consapevole delle risorse marine.

Nel 2013, l’Acquario Civico è stato nuovamente al centro di un’iniziativa realizzata in collaborazione, denominata “Yamato Maru – Il Peschereccio della Cultura”, che ha riunito i ristoratori AIRG insieme agli esponenti dell’Istituto per gli Studi sul Mare e del gruppo locale di Greenpeace Milano per “assaggiare” la cucina tradizionale giapponese a base di “pesce povero” legata alle importanti questioni della pesca sostenibile, per riscoprire i pesci dimenticati comuni al Mediterraneo ed ai mari giapponesi.

Perché:

La collaborazione avviata negli scorsi anni con il Comune di Milano ha permesso di realizzare un progetto in linea con le tematiche di Expo 2015, che ponesse l’accento sui cambiamenti che si stanno verificando nei nostri mari e ponendo l’accento sul Mediterraneo per il ruolo che sta avendo in termini culturali, etici e sociali.

La gestione delle risorse marine si fonda prima di tutto sulla profonda conoscenza dell’ecologia e biologia marina unitamente alle modalità di vita delle popolazioni di pescatori di tutta l’area mediterranea e che a loro volta hanno evidenti connessioni e sovrapposizioni culturali con quelle dei popoli costieri del resto del mondo.

La realizzazione di un rapporto equilibrato ed armonioso tra le reti alimentari e l’essere umano rappresenta uno degli strumenti di crescita del pianeta e i prodotti derivati da pesca e acquacoltura diventano perciò la chiave per capire come la conoscenza di usi e costumi in campo alimentare possa diventare la base per un uso migliore delle risorse.

Come e Quando:

Il tempo dell’Expo è un formidabile terreno di incontro e confronto di culture e tradizioni tra i vari paesi del mondo. Il programma Blue Food: Green Future? è un punto di incontro e di confronto di diverse culture sul tema dell’uso delle risorse biologiche acquatiche, allo scopo di far emergere dalle differenze quegli elementi comuni importanti per lo sviluppo del pianeta.

Tutto ciò attraverso incontri a tema, mostre, concorsi di idee, degustazioni, eventi multimediali, per raccontare come i Paesi riuniti per l’Expo operino per gestire le risorse naturali e la qualità dei prodotti alimentari in un pianeta trasformato da dinamiche socio-economiche globali che, a volte, tendono a mettere in secondo piano lo sviluppo delle comunità rurali e i modelli di consumo sostenibile.

Il calendario con il programma delle iniziative di Blue Food: Green Future? è in continua evoluzione e si arricchisce ogni giorno di nuove iniziative convincenti e coinvolgenti, durante un percorso lungo un anno che ha visto l’inizio il 22 gennaio ed avrà termine a dicembre 2015, per far partecipe di questi temi la cittadinanza milanese ed i visitatori presenti in città durante Expo 2015.

Il contributo di AIRG all’iniziativa comprende, tra le altre iniziative, l’organizzazione di un contest per food-blogger a base di ricette che vedano protagonista pesce di stagione catturato con metodi sostenibili, ed uno showcooking che, nell’ambito di queste tematiche, confronti lo stile di cucina giapponese con quello italiano.

Il Nome:

Il nome dell’iniziativa Blue Food: Green Future? sottolinea come solo con un deciso cambiamento nello sfruttamento delle risorse acquatiche, che richiede un prelievo compatibile con le capacità produttive degli ambienti marini, sarà possibile garantire anche alle generazioni future un accesso a queste risorse.

Per contraddistinguere l’iniziativa abbiamo pensato ad un logo che lo rappresentasse: la sagoma del pesce racchiuso tra le scritte, simbolo di tutte le risorse che le acque ci offrono, raffigura una cernia, specie ancora pescata, commestibile, estremamente importante soprattutto per il Mar Mediterraneo, di cui è certamente uno dei pesci simbolo. La sfera al centro rappresenta idealmente il nostro pianeta con il blu del mare, il marrone delle terre emerse e il giallo del sole, ed illustra la base di tutte le catene alimentari terrestri e acquatiche che vedono come anello terminale l’uomo.